Detrazione per lavori di ristrutturazione

Nel 2019 mio padre ha sostenuto e portato in detrazione delle spese per alcuni lavori di ristrutturazione sul proprio appartamento nel quale abitava con mia madre.

A seguito del decesso di mio padre, mia madre ha rinunciato all’eredità. Può fruire degli ultimi anni della detrazione considerando che abita nell’appartamento?

Risposta Agenzia Entrate


In caso di acquisizione dell’immobile per successione, le quote residue di detrazione si trasferiscono per intero esclusivamente all’erede o agli eredi che conservano la detenzione materiale e diretta dell’immobile. In sostanza, la detrazione compete a chi può disporre dell’immobile, a prescindere dalla circostanza che lo abbia adibito a propria abitazione principale. Tuttavia, se il coniuge superstite, titolare del solo diritto di abitazione, rinuncia all’eredità, lo stesso non può fruire delle residue quote di detrazione, venendo meno la condizione di erede. In tal caso, neppure gli altri eredi (figli) potranno beneficiare della detrazione se non convivono con il coniuge superstite in quanto non hanno la detenzione materiale del bene (circolare n. 17/2023).

7 Aprile 2025

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